L’abbinamento di questo vino è pluri-composto, ovvero, a ciò che piace secondo i propri gusti, le occasioni, le disponibilità del momento: salumi, pesce in zuppa, paste al pomodoro, oppure, di ragù di carne o selvaggina; carni rosse o di vitella alla brace o in padella, cus-cus, brasati o costolette di agnello, moscardini al vino rosso, frittura mista piemontese; insomma, piatti delicati o robusti secondo i propri gusti e portafogli. Perfetto anche da sbicchierare prime e dopo i pasti. Servire alla temperatura di 18 °C in un bicchiere ampio ed a forma di tulipano chiuso.
È un vino che si presenta con un colore rosso porpora intenso, quasi ematico, denso, compatto le cui sfumature cromatiche rasentano la buccia di melanzana nera e a tratti violacea. Pulito e con un generoso corpo mostra i suoi estratti con una massa glicerica stretta e corposa che cola dal bicchiere.
Al naso è un’invasione di profumi floreali come il ciclamino, le viole e il sambuco, seguiti da sensazioni d’uva, more e confettura di prugne; tutto è pulito, tutto è integro e nessun odore improprio invade il cavo orale che chiude con un profumo di ciliegia, cioccolato fondente e rabarbaro anche retrolfattivo.
In bocca è una goduria unica, ciliegia, more, ribes; con prepotenza, emerge la frugola morenica con un gusto finale di setosa dolcezza. Forte il suo equilibrio (dolce, salato, acido, amaro), così l’integrità del frutto che non evidenzia nessuna sensazione estranea dell’uva bocca-naso. E’ sorprendente che dopo quindici mesi di rovere Francese (barrique) il profumo di legno sia leggerissimo, impercettibile.